I PRINCIPI NUTRITIVI
Una dieta bilanciata deve contenere:
Proteine: Sono contenute nella carne, nel pesce, nelle uova, nei latticini e nei legumi. Un apporto alimentare costante di proteine è necessario per i normali processi metabolici e
per provvedere al mantenimento e alla crescita tissutale. In particolare, l’organismo necessità dei cosiddetti amminoacidi essenziali, cioè di quelli che non è in grado di produrre da solo.
AMINOACIDI ESSENZIALI | AMINOACIDI NON ESSENZIALI | |
Arginina | Alanina | |
Istidina | Aspargina | |
Isoleucina | Acido aspartico | |
Leucina | Cisteina | |
Lisina | Acido glutammico | |
Metionina | Glutammina | |
Fenilalanina | Glicina | |
Triptofano | Idrossiprolina | |
Treonina | Prolina | |
Valina | Serina | |
Taurina (solo per i gatti) | Tirosina |
L’energia fornita dalle proteine è all’incirca 3.5 kcal/g.
Gli animali sono incapaci di immagazzinare gli aminoacidi in eccesso, per questo è fondamentale somministrare tutti i giorni proteine: gli amminoacidi in eccesso vengono convertiti in glicogeno o in lipidi per l’accumulo di energia.
Non tutte le proteine sono uguali: la bontà di una proteina si misura in “valore biologico”, ovvero la % di proteina digerita che rimane nell’organismo; esso misura la capacità dell’organismo di trasformare gli aminoacidi assorbiti in tessuti corporei.
Il valore biologico della proteina nelle materie prime più comunemente utilizzate nell’alimentazione degli animali domestici è elencato qui sotto:
Uova 100%
Pesce 92%
Latte 92% (solo nel cucciolo in allattamento)
Fegato 79%
Manzo 78%
Soia (farina) 67%
Farina di carne 50% (variabile)
Orzo 48%
Mais 45%
Il fabbisogno proteico varia quindi in base al valore biologico e fattori che lo influenzano sono rappresentati da:
- Qualità delle proteine: maggiore è il valore biologico delle proteine, più il fabbisogno proteico diminuisce.
- Composizione amminoacidica: con il miglioramento della composizione aminoacidica, il fabbisogno proteico diminuisce.
- Digeribilità: più le proteine sono digeribili, più il fabbisogno diminuisce.
Una carenza di proteine nella dieta determina:
- ritardo nella crescita nei soggetti giovani e perdita di peso;
- ridotta capacità riproduttiva;
- ridotto rendimento atletico nei soggetti adulti.
Inoltre, in caso di deficit prolungati, i livelli di proteine plasmatiche diminuiscono e possono favorire l’insorgenza di edemi e ascite.
Carboidrati: sono contenuti nella pasta, nel riso, nel pane, nei legumi e nelle patate; questi sono un componente importante nella dieta degli animali domestici, ma non sono un componente indispensabile, in quanto il glucosio può essere prodotto dall’organismo a partire dalle proteine.
I carboidrati quindi, oltre a costituire una fonte energetica per l’organismo (offrono circa 3.5 kcal/g), hanno anche la funzione di favorire il risparmio delle proteine, che invece che a scopo energetico, possono essere utilizzate per incrementare la massa muscolare e favorire la riparazione dei tessuti. Una quantità eccessiva di carboidrati nella dieta, comporta la creazione a livello intestinale di un ambiente adatto alla crescita di batteri, con conseguente aumento delle fermentazioni intestinali anomale, con alterazione del pH intestinale.
Questo squilibrio, si manifesta con diarrea.
L’organismo può accumulare solo una piccola parte di carboidrati sotto forma di glicogeno, di conseguenza quando la quota di carboidrati presenti nella dieta supera il fabbisogno energetico, questi sono trasformati in grassi: il consumo elevato di carboidrati può determinare quindi un aumento del peso corporeo e portare all’obesità.
Fibre: la presenza di una piccola quantità di fibre nelle diete degli animali domestici, è necessaria per un corretto funzionamento del tratto gastroenterico.
La fibra ha infatti tre funzioni fondamentali:
- Regola la motilità intestinale
- Rallenta l’assorbimento di glucosio
- Ha una azione benefica sulle cellule intestinali
Alimenti particolarmente ricchi di fibre sono rappresentati da:
- LEGUMI (fagioli, ceci, lenticchie, piselli);
- VERDURE (broccoli, carciofi, cavolfiori, verza, rape, melanzane, fagiolini, radicchio,
zucchine, finocchi, pomodori); - FRUTTA (fragole, mele, albicocche, banane, arance, mandarini)
- CEREALI (farina integrale, pane integrale).
Nel cane la fibra può raggiungere il 5% della sostanza secca (S.S.) della razione, mentre nel gatto si arriva fino al 3%.
La riduzione del quantitativo di fibra nella dieta si può rendere necessaria in soggetti particolarmente debilitati (es. gravi diarree), allo scopo di ridurre la velocità di transito intestinale e consentire il massimo utilizzo dei principi nutritivi.
Al contrario, in caso di costipazione, si può aumentare il quantitativo di fibre per stimolare il transito intestinale.
L’aumento del quantitativo di fibre può essere utilizzato anche nei soggetti obesi, sia perché aumenta il senso di “sazietà”, sia perché fa aumentare il transito intestinale, diminuendo la quantità di nutrienti assorbiti.
Lipidi: I lipidi rappresentano una delle principali fonti energetiche della dieta del cane e del gatto.
Nella dieta dei nostri animali devono essere presenti:
- acidi grassi a lunga catena (contenuti nel lardo, strutto, grasso di pollo…)
- acidi grassi a media e corta catena (presenti nell’olio di cocco e di palma)
- acidi grassi essenziali (Omega-3 e Omega-6)
L’organismo presenta una richiesta fisiologica di Omega-6 (contenuto negli oli di mais e di girasole) e di Omega-3 (contenuti negli oli di pesce). Capostipiti di queste due classi di acidi grassi sono:
- ACIDO LINOLEICO: essenziale per il mantenimento della funzionalità della cute e per il trasporto dei lipidi nel sangue
- ACIDO ARACHIDONOCO: indispensabile per la funzione riproduttiva, l’aggregazione piastrinica e per l’instaurarsi del processo infiammatorio.
Le diete dei nostri animali devono quindi contenere fonti di questi due acidi grassi, in particolare le diete per il gatto, il quale non è in grado di sintetizzare l’acido arachidonico, per deficit di alcune attività enzimatiche a livello del fegato.
I lipidi hanno un elevato contenuto energetico (forniscono circa 8.5 kcal/g di Energia Metabolizzabile) e sono un alimento molto digeribile: per questi motivi il contenuto dei lipidi nella dieta incrementa la
densità calorica.
I periodi a più alto fabbisogno energetico, e quindi nei quali il contenuto di lipidi può essere aumentato, sono:
- la crescita
- la gestazione
- l’allattamento
- lo sforzo fisico prolungato
Sia un eccesso di lipidi nella dieta, che una loro carenza ha effetti: la carenza di grassi si ripercuote sull’organismo come una carenza di Acidi grassi essenziali, in conseguenza della quale si hanno:
- Alterazioni cutanee (pelo secco, opaco, maggior rischio di infezioni, desquamazione epidermica)
- Ritardi di crescita
- Alterazioni coagulazione del sangue
- Riduzione difese immunitarie
Vitamine: le vitamine, in base a come vengono assorbite a livello intestinale, sono distinte in due categorie:
• Vitamine Liposolubili: cos’ chiamate perché il loro assorbimento è vincolato dalla presenza di grassi nella dieta. Queste proteine, possono essere accumulate nel fegato e nel tessuto adiposo, per essere usate nel momento del bisogno; questa caratteristica fa si però che ci possa essere un accumulo eccessivo di queste proteine, con conseguenti sintomi di ipervitaminosi.
• Vitamine Idrosolubili: il loro assorbimento a livello intestinale segue quello dell’acqua, nella quale si sciolgono; ma proprio per questo, le vitamine idrosolubili non possono essere accumulate nell’organismo. La quantità di vitamine in eccesso viene immediatamente eliminata attraverso le urine.
Le vitamine hanno un ruolo fondamentale in numerosissimi processi metabolici, per cui un loro corretto apporto è indispensabile.
Tra le vitamine liposolubili abbiamo le vitamine A, D, E e K. Queste sono di solito integrate negli alimenti commerciali per i nostri animali, per cui sono sempre fornite nella corretta quantità, mentre nelle diete casalinghe, se non contengono i giusti alimenti, i nostri animali possono andare incontro ad un eccesso o una carenza di queste vitamine, con gravi conseguenze per la loro salute. Di sotto vengono riportate le fonti di queste vitamine, i livelli di integrazione consigliati (a volte espressi come unità internazionali o U.I, altre come mg/Kg) e i problemi a cui possono andare incontro i nostri animali a seguito di un loro eccesso o di una loro carenza.
• Vit. A (5000 U. I. / kg): questa vitamina ha un ruolo fondamentale nel mantenimento dell’integrità di membrana, ovvero nel mantenere in salute le cellule del nostro organismo; è inoltre fondamentale nelòla produzione della rodopsina, una molecola che permette al nostro occhio di vedere durante le ore notturne. La vit. A si trova nell’olio di fegato di pesce, nel latte, nel fegato e nel tuorlo d’uovo.
o Carenza: Infertilità, crescita rallentata, disturbi visivi, problemi dermatologici
o Eccesso: Anoressia, dimagramento, iperestesia, spondilartrosi
• Vit. D (500 U. I. / kg): la vitamina D regola il metabolismo del calcio, favorendone il suo assorbimento a livello intestinale, ed il suo apporto è fondamentale per il corretto sviluppo e mantenimento della struttura ossea. La Vit. D è contenuta in olio di fegato di pesce, fegato e nel tuorlo d’uovo
o Carenza: problemi ossei dovuti ad una mancata calcificazione, come il rachitismo nei cuccioli e l’osteomalacia nei soggetti adulti. Può inoltre essere responsabile di iperparatiroidismo secondario, che determina demineralizzazione a livello osseo, con conseguente aumento della fragilità ossea
o Eccesso: Ipercalcemia, calcificazioni disseminate
• Vit. E (50-80 mg / kg): La vit. E è un importante antiossidante naturale, che previene i danni causati dai radicali liberi, che si formano dalle reazione di ossidazione che avvengono all’interno delle cellule e ne rallenta così i processi di invecchiamento. Questa vitamina è contenuta nel germe di frumento, nel grano e nei semi di oleaginose (es. soia). Una sua carenza può determinare infertilità, distrofia muscolare, atrofia della retina, pancreatite e diminuzione dell’efficienza della risposta Immunitaria.
• Vit. K: questa vitamina è normalmente prodotta dalla flora batterica intestinale, ma è contenuta anche in verdure, fegato e farine di pesce. La Vit. K è un fattore fondamentale nei processi della coagulazione, per cui una sua carenza determina un aumento deltempo di coagulazione, e favorisce lo sviluppo di emorragie.
Tra le vitamine idrosolubili abbiamo le vitamine del gruppo B (Vit. B1, Vit. B2, Vit. PP, l’acido pantotenico, la piridossina, la Vit. H, l’acido folico e la Vit. B12) e le Vit. C.
Una carenza in queste vitamine determina Anemia, leucopenia e alterazioni neurologiche.
Minerali: i minerali si distinguono in Macroelementi ed in Microelementi a seconda della quantità in cui li troviamo nell’organismo. Una loro integrazione è fondamentale nelle diete, per non incorrere negli effetti dannosi di una loro carenza.
Tra i macroelementi abbiamo:
• Calcio (0.5-0.9%): è l’elemento fondamentale per la costituzione delle ossa, e la sua presenza è fondamentale per la contrazione muscolare, per la trasmissione degli impulsi nervosi e per la regolazione della permeabilità cellulare. Il calcio è contenuto in latte e derivati e nelle farine animali.
o Carenza: Rachitismo, osteomalacia, tetania
o Eccesso: Carenze secondarie di altri minerali come fosforo, zinco, ferro e rame e crescita ritardata
• Fosforo (0.2-0.6%): il fosforo è insieme al calcio un componenente dell’osso e lo si trova in numerose molecole coinvolte nel metabolismo. Il fosforo è contenuto nella carne e nel pesce, ed il suo apporto deve essere circa la metà di quello del calcio, poiché queste due sostanze competono tra loro per l’essorbimento a livello intestinale..
o Carenza: Depressione appetito, sintomi simili alla carenza di calcio
o Eccesso: Iperparatiroidismo secondario, demineralizzazione ossea
• Potassio (0.4%): si trova in frutta e verdura ed è necessario per la funzionalità cellulare.
o Carenza: Letargia, riduzione tono muscolare, atassia e paralisi
o Eccesso: effetti negativi sulla funzionalità cardiaca
• Sodio (0.1-0.5%): Il sodio regola la permeabilità delle membrane cellulari. Fonti di Sodio sono rappresentate da carne, uova e formaggi.
o Carenza: Pica, perdita di peso, agalassia, crescita rallentata
o Eccesso: Ipertensione, con conseguenti problemi cardiaci e renali
• Magnesio (0.05-0.1%): questa molecola è necessaria per le ossa, e per un corretto espletamento della funzionità muscolare e nervosa. Il magnesio si trova nei cereali e nella soia.
o Carenza: Ipereccitabilità, calcificazione dei tessuti molli, ingrossamento osseo
o Eccesso: Urolitiasi e cistite, depressione del sistema nervoso e muscolare, con gravi danni alla funzionalità cardiaca.
Tra i microelementi abbiamo:
• Ferro (60 mg/kg): si trova nella carne e nei suoi derivati. Normalmente nell’organismo si trovano depositi di ferro che si trovano a livello di fegato, milza e midollo osseo. Il ferro è inoltre un costituente di diverse molecole, tra le quali l’emoglobina, la molecola che funge da trasportatore di ossigeno ai tessuti, per cui una sua carenza determina una Anemia di tipo carenziale, caratterizzata dalla presenza di globuli rossi più piccoli e più pallidi (Anemia microcitica ipocromica).
• Zinco (50 mg/kg): è contenuto in fegato, latte, tuorlo d’uovo e nei legumi. Lo zinco è un cofattore di molti enzimi.
o Carenza: Dermatosi, paracheratosi, depigmentazione, problemi riproduttivi, diminuzione dell’efficienza dellarisposta immunitaria
o Eccesso: Carenza secondaria di calcio e rame
• Rame (7mg/kg): si trova in carni e derivati, e nell’organismo è depositato a livello di fegato, cervello, reni e cuore. Il rame è fondamentale in numerose reazioni metaboliche, in quanto funge da cofattore per l’azione di diversi enzimi.
o Carenza: Anemia ipocromica microcitica, crescita rallentata
o Eccesso: Epatopatie (Bedlington terriers)
• Manganese (5 mg/kg): è contenuto in carne e pesce. Questo elemento è fondamentale per l’attività di numerosi enzimi e per il corretto sviluppo delle ossa. Una carenza in questo minerale sembra responsabile di fragilità ossea e alterazioni riproduttive.
• Iodio (1.5 mg/kg): è contenuto nel pesce, nella carne e nel fegato. Nell’organismo, praticamente tutto lo iodio presente, è conservato a livello della tiroide, dove viene usato per la sintesi degli ormoni tiroidei, che sono fondamentali per la regolazione del metabolismo basale di un organismo. Sia una carenza che un eccesso di Iodio determinano una malattia nota come Ipotiroidismo, caratterizzata da crescita rallentata, letargia e riluttanza al movimento, ottundimento mentale, mixedema, alterazioni cutanee e turbe riproduttive.
• Selenio (0.1 mg/kg): si trova nei latticini e nel pesce ed è un elemento fondamentale per il mantenimento dell’integrità cellulare.
o Carenza: Miopatie muscolari e cardiache
o Eccesso: Vomito, atassia, edema polmonare
• Cobalto: questo minerale è contenuto in pesce e latticini ed una sua carenza è correlata ad una carenza di Vit. B12, di cui è un componente. La sua carenza è quindi associata ad anemia.