ROMA, 30 SET – Trenitalia ha sospeso la norma che vietava la presenza di cani superiori a 6 kg sui treni. Lo ha detto il sottosegretario Francesca Martini. I cani continueranno a viaggiare come prevede la legge vigente, con guinzaglio e museruola sotto responsabilita’ dei padroni. La Martini, che stamani ha avuto un incontro con i vertici di Trenitalia, ha espresso ‘enorme soddisfazione’ per la decisione dell’azienda ferroviaria.
L’ENPA dichiara: “Siamo pienamente soddisfatti per la revoca del divieto che, a partire da domani, avrebbe impedito ai cani e ai gatti di peso superiore ai sei chilogrammi di viaggiare sui treni al seguito dei detentori”. Lo ha dichiarato Carla Rocchi, Presidente dell’Ente Nazionale Protezione Animali. “Ringraziamo il sottosegretario Francesca Martini per l’ottimo lavoro di mediazione ma ringraziamo anche Trenitalia per l’annullamento del divieto che noi, sin dal primo momento, abbiamo contestato ritenendolo inutile per la finalità dichiarata di eliminare i parassiti dai vagoni ed estremamente pericoloso per il destino di centinaia di migliaia di animali”.
L’Ente Nazionale Protezione Animali, pur confermando la presenza nelle piazze italiane, nel prossimo week end, per la tradizionale Giornata degli Animali, ha deciso quindi di annullare la petizione nazionale che proprio in quella occasione doveva essere lanciata per chiedere a Trenitalia di annullare il divieto.
“In Italia – ha aggiunto Carla Rocchi – bisogna aumentare gli spazi di convivenza responsabile con gli animali. La politica dei divieti è dannosa per tutti. Dobbiamo considerare che le città, le infrastrutture, gli spazi privati e quelli comuni sono abitati da tutti, animali compresi che a pieno titolo fanno parte della natura. La sfida che ci attende è quella di rendere pienamente applicati i diritti esistenti degli animali e di introdurne di nuovi. L’impegno deve essere anche di carattere culturale perché solo con un approccio di questo tipo sarà possibile risolvere problemi come il randagismo, i maltrattamenti ma anche i divieti di accesso in spiaggia degli animali. La decisione di Trenitalia andava invece nella direzione opposta: trasformava, nell’immaginario, l’animale in portatore di parassiti. Così non è e il divieto era pericoloso non solo per i limiti che Trenitalia stava per imporre, ma anche perché si sanciva un sospetto infondato. Occorre tuttavia, e noi della Protezione Animali lo facciamo con forza, invitare le persone alla detenzione responsabile degli animali: pulizia, cura, decoro sono impegni cui nessuno deve sottrarsi”.
Enpa, contro il provvedimento, aveva annunciato una petizione nazionale da lanciare in occasione della Giornata degli Animali in programma per il 4 e il 5 ottobre. Nel frattempo, Enpa si era mobilitata a tutti i livelli. Dopo il pronunciamento della Regione Liguria, i coordinatori della Protezione Animali del Lazio e della Lombardia avevano scritto a tutti i consiglieri della Regione di appartenenza mentre la Presidente Nazionale di Enpa, in strettissimo contatto con il sottosegretario Martini, aveva scritto a tutti i Presidenti di Regione.