L’alimentazione nel cane anziano è fondamentale per garantire al nostro beniamino di mantenersi sano e forte: in commercio si trovano diete formulate appositamente per il cane anziano, che contengono i tutti i principi nutritivi necessari nelle corrette proporzioni, per soddisfare qualsiasi esigenza nutrizionale del nostro amico a quattro zampe.
Gli alimenti per cani in età matura devono comunque tenere conto delle differenze di taglia: quelli per i cani di taglia gigante devono essere ricchi di energia per compensare le dimensioni ridotte del tubo digerente e ridurre il rischio di torsione–dilatazione dello stomaco, a cui questi cani sono predisposti.
La composizione ideale della dieta (% di proteine, grassi, carboidrati, minerali..) per un cane anziano richiede una correzione dell’apporto di proteine, vitamine E e C (antiossidanti naturali), oligoelementi ed acidi grassi essenziali, in particolare di acido gamma-linolenico.
I cani anziani dovrebbero ricevere una dieta in cui l’apporto di proteine sia superiore rispetto alla dieta per il mantenimento del soggetto adulto.
L’apporto proteico è infatti di fondamentale importanza nel soggetto anziano: la perdita dei tessuti magri dell’organismo che si verifica con l’invecchiamento provoca la riduzione delle riserve proteiche (che si trovano nel muscolo) che di norma vengono utilizzate nel corso di situazioni di stress o di malattia. Le proteine della dieta dovrebbero poi essere di elevata qualità, per favorirne l’utilizzo da parte dell’intestino.
La mobilizzazione delle proteine é infatti una caratteristica risposta allo stress: gli animali anziani sono soggetti ad un’elevata incidenza di malattie e stress, perciò sono particolarmente vulnerabili se la loro capacità di reazione è compromessa. Per questo motivo devono ricevere un quantitativo idoneo di proteine di elevata qualità, per avere aminoacidi essenziali necessari al mantenimento e per ridurre al
minimo le perdite dei tessuti magri.
L’apporto calorico del cane anziano deve essere attentamente controllato per garantire un corretto apporto calorico ma prevenendo l’insorgenza dell’obesità.
La quota di grassi corporei nei soggetti anziani aumenta: questo fatto potrebbe essere la conseguenza di una ridotta capacità dell’organismo di metabolizzare i lipidi. Una lieve diminuzione della quota dei lipidi nella dieta potrebbe avere influssi positivi nei metabolismi dei soggetti anziani. I lipidi forniti con la dieta dovrebbero essere molto digeribili e ricchi di acidi grassi essenziali: un corretto apporto di acidi grassi essenziali, permette di conservare il pelo soffice e brillante.
Una percentuale maggiore di fibre alimentari garantisce il buon funzionamento dell’intestino.
La riduzione del fosforo rallenta il progredire dell’insufficienza renale, mentre le vitamine C e E aiutano l’organismo a combattere i radicali liberi, i quali attaccandosi alle membrane e al DNA delle cellule, giocano un ruolo fondamentale nel processo di invecchiamento e nell’insorgenza delle malattie degenerative (artrosi).
Le vitamine del gruppo B, Le vitamine A ed E sono le principali molecole che possono intervenire favorevolmente sui metabolismi alterati dei soggetti anziani.
La chelatura degli oligoelementi (ferro, rame, zinco, manganese) ne favorisce l’assimilazione. Una dose più generosa di aromi naturali aiuta a compensare la progressiva riduzione di gusto e di olfatto.
Riassumendo, ecco le indicazioni da seguire nell’alimentazione del cane anziano, per prevenire o arginare i problemi legati alla senescenza:
– Riduzione dell’apporto calorico della razione
– Uso di proteine di alto valore biologico (ricche in Tirosina, Triptofano, Colina, Arginina, Lisina)
– Riduzione dei lipidi ma garantire adeguato apporto di acidi grassi essenziali
– Maggiore contenuto in fibra (5 – 15% ss)
– Maggiori livelli di vitamine (A, E, B1, B6, B12)
– Riduzione livelli di Fosforo
– Maggiori livelli di Zinco e altri oligoelementi (preferibilmente in forma chelata)
– Diete iposodiche per cani cardiopatici