La presenza di un gonfiore esterno sul corpo del nostro cane deve sempre farci insospettire, anche se ciò non significa necessariamente che si tratti di un problema del quale preoccuparsi. Possiamo accorgerci in diversi modi: accarezzando il nostro amico, coccolandolo, osservandolo in una buffa posa, guardandolo mentre cammina e Cosi via.
Un gonfiore può nascondere diverse cause: reazioni infiammatorie, ematomi, ascessi, linfonodi ingrossati, cisti e neoformazioni benigne e, naturalmente, anche tumori. Per prima cosa, dunque, bisogna considerare dove è localizzata la tumefazione: se si trova sul muso, per esempio, si può pensare più facilmente a un ascesso di un dente; se negli spazi interdigitali, a una reazione da corpo estraneo; se nello spessore del tessuto mammario, a una neoplasia.
Secondariamente, occorre valutare la consistenza della lesione: se si tratta di una massa molto dura, è più facile pensare che possa essere di natura tumorale, sia essa benigna o maligna; se molto morbida, potrebbe avere un contenuto fluido, come è il caso di cisti piene di liquido o ascessi; se elastica e pastosa, si può pensare a un ematoma o a una reazione infiammatoria. Tastando la tumefazione, poi, ci possiamo rendere conto se è staccata dai tessuti circostanti oppure saldamente ancorata a essi, se è mobile o fissa, se la sua base è ampia o di piccole dimensioni.
Cerchiamo inoltre di capire se il cane manifesta dei problemi in relazione alla presenza del gonfiore. Lo gratta con le zampe posteriori? Lo lecca con la lingua? Lo morde con i denti? Si presenta depresso e senza appetito? Il suo umore e quello abituale?
Non dimentichiamo, infine, di valutare l’evoluzione della lesione, cioè soprattutto la tendenza a cambiare forma e dimensione con il trascorrere del tempo: i gonfiori che crescono rapidamente vanno sempre guardati con estremo sospetto.
Per fugare ogni dubbio è raccomandabile far visitare il cane dal medico veterinario, comunicandogli tutte le informazioni necessarie di cui abbiamo parlato, che riterrà opportuno se eseguire ulteriori controlli.